Nel settembre 2015, 193 paesi appartenenti all’organizzazione delle Nazioni Unite, tra cui anche l’Italia, hanno siglato un accordo per un programma d’azione “per le persone, il pianeta e la prosperità”, con obiettivi precisi e dettagliati da raggiungere entro il 2030. 

Essere aziende ecologiche è possibile?

Un impegno tangibile, per e verso il futuro nostro e del nostro pianeta, riconoscendo in modo ufficiale la priorità dell’argomento. Nonostante la questione sia emersa in modo dirompente solo negli ultimi anni, le imprese sanno da diverse decine d’anni di doversi confrontare con la questione ecologica e con i nuovi standard di sostenibilità. 

Essere ecologici, oggi, non significa solo adottare strategie in campo ambientale per la salvaguardia dell’ambiente, ma cambiare prospettiva e porsi come protagonisti del nostro futuro e del nostro pianeta – la nostra casa – adottando uno stile di vita sostenibile e che lavora verso il Goal #13 del Rapporto ASviS 2020.

Nonostante il forte rallentamento degli investimenti nel campo dell’efficienza, sul fronte dell’economia circolare l’Italia conserva ad oggi la medaglia d’oro, ma senza miglioramenti significativi. Molti passi avanti sono stati fatti da altre nazioni, accorciando la loro distanza verso il podio. Il settore è molto importante anche dal punto di vista occupazionale ma ci sono margini di miglioramento, sia in termini di ricerca che di innovazione, e l’Italia ha tante competenze che può mettere in gioco.

Cosa hanno in comune le migliori aziende ecologiche?

Se analizziamo la classifica di “Corporate Knights” delle cento aziende green più virtuose, sul podio troviamo ben due aziende danesi ed una finlandese, seguite da due aziende Usa. L’intera classifica è dominata dall’Europa (oltre la metà delle imprese in lista fanno parte del vecchio continente) ma è necessario scendere all’ottavo posto per trovare la prima azienda italiana.

Cos’è mancato in Italia rispetto ad altri membri dell’Unione? Sicuramente una programmazione di medio / lungo periodo e la coerenza degli investimenti pubblici verso un’unica direzione. La sostenibilità per le aziende italiane è stata fino ad oggi, una pura scelta etica lasciata alla volontà delle aziende più virtuose.

Ora il tema porta sulle spalle il futuro di tutti, motivo per il quale i consumatori sono molto più attenti e selettivi, prediligono le realtà orientate al green e scelgono prodotti con il minor impatto ambientale. Non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale. Ed ora è indispensabile capire come coinvolgere le persone e come impiegare al meglio le risorse pubbliche. 

Sostenibilità ed innovazione: una strada composta da tante vie

La strada verso la sostenibilità è tracciata dalla realizzazione di infrastrutture green e dall’efficientamento energetico, dall’elettrificazione della mobilità e dal rafforzamento dell’economia circolare, dalla ridefinizione delle strategie agroalimentari e dai processi di digitalizzazione, campi d’azione nei quali l’Italia ha ancora molto da fare ed ampi margini di miglioramento.

Sostenibilità ed innovazione tecnologica sono oggi fortemente interconnessi. Se in passato l’innovazione tecnologica ed industriale rappresentava la principale causa dello sfruttamento delle risorse naturali, oggi l’innovazione e la sostenibilità si alimentano a vicenda e sono sempre più collegate virtuosamente, dando vita alla colonna portante del “new normal”.

Le sfide odierne delle aziende ecologiche

La grande sfida che le aziende si trovano oggi ad affrontare comprende sia la produzione di beni e servizi totalmente sostenibili e garantirne prestazioni ottimali e sempre più crescenti, ma anche quella di far fronte alle proprie esigenze di breve termine e di lavorare senza comprometterne il futuro collettivo.

Una sfida ambiziosa come questa può essere attuata solo attraverso gli investimenti tecnologici e l’innovazione continui, la condivisione delle conoscenze, un attento utilizzo delle risorse naturali, un programma per il loro ripristino e riutilizzo. Ecco perché i tavoli di lavoro e di condivisione delle esperienze dai quali trarre nuove idee per il futuro saranno la nuova forza positiva e contaminante di aziende, fornitori, consulenti, startup, università, enti di ricerca.

È dimostrato che essere un’azienda innovativa e sempre più sostenibile significa generare profitti. I dati Istat post pandemia mostrano come il 40% delle aziende che hanno integrato nel DNA del loro business la sostenibilità, sono già pronte a ripartire – contro un dato medio del 30% delle altre aziende – e riportano una produttività più alta del 15%. 

Essere ecologici oggi, consente di incrementare fatturato e competitività sul mercato.

La sostenibilità è una responsabilità sociale

La sostenibilità non è una questione esclusivamente ambientale. Lavorare per lo sviluppo sostenibile significa considerare sempre ed in modo sinergico le tre dimensioni: people, planet, profit.

Le aziende di oggi hanno la responsabilità di identificare nuovi modelli di consumo e di business, bilanciare i propri interessi e scegliere di lavorare nelle tre direzioni, consapevoli che è l’unico investimento possibile verso il futuro delle persone, del pianeta, e di un profitto duraturo nel tempo.

Questa è la scelta responsabile e sociale – e quindi etica – che le aziende possono e devono attuare. Le azioni messe in atto oggi, aiuteranno le aziende a sopravvivere nel lungo periodo assicurandone la competitività ed i profitti futuri, anche a discapito di un minor guadagno immediato.

Questa è la scelta etica che va sostenuta e comunicata.

Parlare di sostenibilità: la comunicazione di aziende ecologiche  

I brand attenti all’ambiente ed i prodotti ecologici attirano sempre di più l’attenzione dei consumatori, fino a ritagliarsi uno spazio esclusivo come marchi “top of mind” nella mente dei clienti.

Le persone vogliono conoscere la storia dei prodotti che acquistano e le aziende ecologiche di oggi usano questa leva raccontandosi anche dietro le quinte, mostrando gli aspetti che li riguardano e che vanno verso il nuovo stile di vita, proponendo ai loro clienti contenuti che vanno oltre la classica pubblicità.

I numeri dimostrano che i video proposti da brand sostenibili ottengono visualizzazioni pari a 13 volte maggiori rispetto ai propri competitor non ecologici. Non si tratta solo di proporre uno stile di vita a favore del pianeta, ma di diffondere la cultura della sostenibilità ai propri clienti e porsi come alleati verso un futuro comune.

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